Eukinetica Heavy Work: guidare verso il benessere chi già si muove
24 Lug 2018
Tempo di lettura: 3 minuti
Heavy Work è il percorso formativo per coloro che il corpo al lavoro già lo muovono.
Facchini, magazzinieri, manutentori, muratori e operai che svolgono le più svariate mansioni. Stiamo parlando di persone che in alcuni casi ripetono gli stessi gesti per svariate volte al giorno o che mantengono a lungo la stessa postura o che ancora devono sollevare carichi ripetutamente, seppur in modalità conformi alle normative.
Siamo sicuri che per star bene o meglio questi soggetti debbano fare una qualsiasi attività fisica o uno sport? Avranno proprio bisogno di fare esercizi di irrobustimento? E siamo altrettanto sicuri che non debbano fare nient’altro?
Allungare quel che il lavoro inevitabilmente contrae
Questo tipo di lavori generalmente va già in una direzione che è quella dell’aumento dell’accorciamento muscolare e della forza in quei distretti corporei maggiormente utilizzati sul lavoro, a discapito della loro elasticità. In un tecnico manutentore ad esempio, che passa molte ore ad avvitare dei componenti, si riscontrerà un aumento del tono a livello dei muscoli delle mani, degli avambracci, delle braccia e delle spalle.
Come spieghiamo nel corso, se i muscoli fanno solo fatica e lavorano solo contraendosi e mai compensiamo con esercizi di stretching specifici, con il tempo ciò che potrebbe soffrirne saranno le articolazioni, messe sotto pressione dalle tensioni muscolari.
Così possono emergere le cosiddette malattie professionali come la sindrome del tunnel carpale, l’epicondilite del gomito, la periartrite scapolo-omerale o le ernie del disco.
Heavy Work in poche parole
Qual è quindi il succo della proposta del percorso Eukinetica Heavy Work per aumentare il benessere di questa categoria di lavoratori? Nella nostra esperienza nella formazione aziendale abbiamo capito bene alcune cose necessarie per far arrivare ai partecipanti alcuni contenuti chiave che vengono spesso percepiti come di competenza esclusiva di alcune figure mediche e paramediche. Vediamoli in dettaglio:
- Comprensione: la teoria è fondamentale, ma deve essere riportata con un linguaggio semplice, accessibile a tutti. Il nostro obiettivo non è quello di formare futuri terapisti, ma persone più consapevoli che senza dover essere esperti di anatomia sappiano cosa succede alle articolazioni, all’apparato locomotore e alla postura compiendo o non compiendo determinate azioni.
- Pratica: far sentire e percepire, subito dopo la teoria, che attraverso la pratica di esercizi specifici e microginnastiche possiamo muoverci meglio e liberi da disagi e tensioni muscolari con poco sforzo.
- Motivazione: i due passaggi precedenti mettono le persone in una condizione di presa di consapevolezza importante: “Il primo responsabile della mia salute sono io, ho capito meglio come funziona il mio corpo, ho sperimentato quello che mi è stato spiegato e mi sono stati dati gli strumenti per occuparmi della mia salute”. Dal nostro punto di vista sappiamo bene che inserire nuove abitudini, seppur benefiche, nella nostra routine quotidiana è difficile. Per questo è importante creare continuità con percorsi e strumenti efficaci che Eukinetica propone dopo la formazione.
Da non dimenticare che nei percorsi Heavy Work tutta la formazione aziendale viene progettata dopo un sopralluogo di un esperto Eukinetica. Infatti, a differenza dei lavori sedentari, i lavori più fisici si differenziano molto tra di loro per quel che riguarda i distretti muscolari e articolatori più sollecitati e, quindi, con maggiore bisogno di essere riabituati alla decontrazione.
E se tutto questo non ti ha ancora convinto veniamo volentieri a fare una demo in azienda!
Giorgio Mottini
Founder, Coaching & Training Eukinetica
giorgio.mottini@eukinetica.it