I dolori non vanno in vacanza

19 Gen 2021

Tempo di lettura: 3 minuti

I dolori non vanno in vacanza

Anche i dolori devono “nutrirsi” per sopravvivere. E in inverno bisogna stare particolarmente attenti a non dar loro troppo da mangiare!

È tempo di vacanze invernali, o meglio, sarebbe tempo di vacanze invernali in montagna, sulla neve, se non fosse che da ormai un anno la vita è stravolta. In teoria, viste le tante cose che ci sono spesso vietate, dovremmo avere un bel po’ di tempo in più per prenderci cura di noi stessi.

I dolori che riemergono dopo le ferie

Di fatto, è diffusa la cultura di “essere in vacanza da tutto”, per cui anche la cura di sé viene completamente abbandonata: “se vado in vacanza ci vado veramente, vuoi mettere?” E così, capita spesso che, terminate le ferie, gli acciacchi tornino a bussare alla porta più forti di prima. Chi si trova a vivere questo tipo di situazione non riesce a mettere in relazione di causa-effetto il ritorno dei sintomi: perché mai le ferie potrebbero “farci male”?

Le vacanze invernali sono un terreno molto fertile per questo tipo di situazione perché, tra abbuffate ripetute e sedentarietà (per i freddolosi e poco sportivi), i muscoli riprendono a irrigidirsi facendo riemergere vecchi dolori o esasperando quelli già presenti.

È bene sapere che i dolori non vanno in vacanza, anzi “sfruttano” proprio questi momenti di pigrizia e bagordi per riprendere vitalità. Sì, è proprio così, riprendere vitalità! Infatti, tutto ha bisogno di nutrimento per rimanere “in vita” e i dolori, come le patologie, non fanno difetto. Il dolore e le patologie si nutrono di “azioni viziose” tanto quanto la salute ha bisogno di azioni virtuose per essere preservata o per ritrovarla dopo averla smarrita.

Due esempi di dolori che si nutrono durante l’inverno

Facciamo alcuni esempi per intenderci meglio:

Per chi soffre di ipercolesterolemia, le azioni virtuose sarebbero:

  • l’attività fisica (funzionale alla produzione del colesterolo HDL considerato lo “spazzino” del colesterolo LDL)
  • un’alimentazione regolata nel consumo di alimenti di origine animale
  • una buona gestione dello stress, vitale per evitare la produzione di colesterolo endogeno.

In vacanza, soprattutto in inverno, notoriamente c’è un potenziale maggior consumo di alcol e di alimenti ricchi di colesterolo e calorie (per contrastare il freddo) e una netta riduzione dell’attività fisica proprio a causa del freddo. Ecco quindi che se questi nutrienti “extra” non vengono opportunamente bruciati attraverso l’attività fisica, finiranno per appesantirci e darci problemi tanto nel breve quanto nel medio termine.

Altro esempio. Per chi soffre di dolori lombari associati a problemi di regolarità intestinale, le azioni virtuose sarebbero,

  • lo stretching costante per mantenere elastica la muscolatura e
  • una regolata alimentazione per favorire il miglior transito intestinale.

Anche in questo caso le vacanze portano a un rilassamento dall’impegno per fare stretching, da un lato, e ad una maggiore predisposizione a “deroghe” nel regime alimentare.

Benessere a 360°

Lo stile di vita che conduciamo è il fattore determinante per vivere il benessere a 360°; alcuni intendono il “godersi la vita” con una vita di eccessi, o senza rinunce. Noi di Eukinetica riteniamo che il vero godimento passi attraverso il sentirsi bene ogni mattina che ci si sveglia, senza dolori e pieni di vitalità per affrontare la giornata di lavoro.

È diffuso il pensiero che sia normale passare buona parte dei giorni dell’anno in compagnia di qualche acciacco e sentirsi bene occasionalmente. Stare bene nel vero senso della parola dovrebbe farci sentire in piena forma per la maggior parte dell’anno e occasionalmente provare qualche acciacco di cui prendersi cura.

Ecco, allora, che le vacanze, invernali o estive che siano, dovrebbero diventare le nostre migliori alleate per trovare tempo per noi stessi e mettere in pratica quanto possa aiutarci a farci stare meglio. Il tempo fuori dal lavoro—quindi non solo le vere e proprie ferie ma anche i weekend o le serate a casa—può essere utilizzato per provare e “installare” qualche buona abitudine: quando ci riusciamo, il ritorno alla normale routine lavorativa è più piacevole perché ci sentiamo più presenti, più attivi e… con meno dolori!

Autodisciplina, impegno e costanza

La vera rivoluzione per il benessere naturale passa attraverso tre fattori: autodisciplina, impegno e costanza.

L’autodisciplina è necessaria per avere un controllo su ciò che è necessario fare per tronare in forma; l’impegno è necessario per applicare ciò che si è scelto di fare per ritornare in forma e la costanza serve per aiutare l’instaurarsi di un’abitudine attraverso la ripetizione per almeno 21 giorni della sana e virtuosa azione. Ma di questo parleremo un’altra volta!

Come si dice: stare bene non è una questione di destino ma una questione di scelta. E allora scegli di stare bene e non nutrire i tuoi dolori con eccessi alimentari e inattività, ma nutri la tua salute con esercizio e un po’ di attenzione a tavola!

Giovanni Castellani

Training Trainer & Coaching

giovanni.castellani@eukinetica.it

Scritto da Pierpaolo

Copyright 2012 - 2025 | Eukinetica SB S.R.L. - P.Iva 09827560963

made with by Web To Emotions