Esplorando il wellbeing psicologico: 5 trend per la salute mentale sul lavoro

12 Gen 2024

Tempo di lettura: 5 minuti

Esplorando il wellbeing psicologico: 5 trend per la salute mentale sul lavoro

Che la salute mentale e il wellbeing psicologico siano prioritari per i lavoratori è ormai un dato fortunatamente assodato. 

Sono sempre di più le figure apicali che riconoscono la stretta connessione tra salute mentale, wellbeing del lavoratore e sua produttività ed engagement. Un legame virtuoso tra questi fattori, che produce un equilibrio essenziale per l’azienda stessa.

Infatti, se la cattiva notizia è che i disturbi psicologici sono in aumento anche a causa di fenomeni come instabilità economica e conflitti globali, la notizia buona è che sono numerose le aziende che hanno introdotto benefit e soluzioni a sostegno della salute psicologica dei propri dipendenti.

In termini di wellbeing mentale sul posto di lavoro, quali sono le principali tendenze a livello mondiale di HR Manager e di chi, in azienda, si occupa del benessere delle risorse umane? Quali soluzioni vengono adottate per far star bene i dipendenti mentre lavorano?

In questo articolo proviamo a offrire una panoramica generale su questo tema, con uno sguardo a quanto accade anche nelle aziende oltreoceano e a cosa può fare Eukinetica per la tua impresa.

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In questo articolo parliamo di:

Salute mentale sul lavoro: qualche dato

Soprattutto in ambito lavorativo, il wellbeing della mente ha acquisito crescente importanza dagli anni della pandemia in poi. In modo particolare, dopo il lungo periodo di isolamento che tutti abbiamo vissuto come conseguenza del Covid-19.

Stress, depressione e burnout sono soltanto alcuni dei fenomeni che oggi attirano l’attenzione anche sul lavoro, a livello di soluzioni di miglioramento e per la prevenzione.

Prevenire i disagi psicologici dei lavoratori è anche uno degli obiettivi dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Nel corso del 2022 l’OMS ha pubblicato il Report mondiale sulla Salute mentale e una nota congiunta con l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Obiettivo finale: ribadire l’importanza di strategie pratiche per promuovere la salute mentale tra lavoratori.

Secondo le stime dell’OIL, ogni anno si perdono 12 miliardi di giornate lavorate a causa di depressione o ansia. Il costo per l’economia globale ammonta a quasi mille miliardi di dollari.

Le linee guida sulla salute mentale sul lavoro dell’OMS “raccomandano azioni per affrontare i rischi per la salute mentale, come carichi di lavoro pesanti, comportamenti negativi e altri fattori che creano disagio sul lavoro”.

Inoltre, aspetto di enorme rilevanza, “per la prima volta l’OMS raccomanda la formazione dei dirigenti, per sviluppare la loro capacità di prevenire gli ambienti di lavoro stressanti e di rispondere ai lavoratori in difficoltà”.

Stando alle numeriche diffuse dall’ILO, la pandemia di COVID-19 ha provocato un aumento del 25% dell’ansia generale e della depressione a livello mondiale , “mettendo in luce l’impreparazione dei governi all’impatto sulla salute mentale e rivelando una carenza cronica di risorse per la salute mentale a livello globale”. Nel 2020, i governi di tutto il mondo hanno speso in media solo il 2% dei bilanci sanitari per la salute mentale.

Si può fare di più, a cominciare dall’ambiente in cui si è soliti trascorrere la maggior parte delle proprie giornate: il posto di lavoro.

Le 5 maggiori tendenze per la salute mentale sul lavoro

La piattaforma statunitense Spring Health, specializzata nel fornire servizi di wellbeing psicologico ad aziende, ha individuato cinque tra le principali tendenze del 2024 . Ecco quali sono:

  1. Investire nella salute mentale della famiglia.

Non è più il solo dipendente ad essere al centro delle strategie di corporate wellbeing.

Riconoscendo il profondo impatto che le dinamiche familiari possono avere sulla produttività e sulla soddisfazione lavorativa, le aziende orientate al futuro stanno adottando approcci proattivi per supportare la salute mentale dei nuclei familiari dei propri dipendenti.

Attraverso programmi dedicati, risorse informative e un ambiente di lavoro che valorizza l’equilibrio tra vita professionale e privata (work life balance), le organizzazioni possono coltivare un clima in cui il benessere psicologico non è solo un obiettivo individuale, ma una componente cruciale per il successo e la sostenibilità a lungo termine delle proprie attività. 

  1. Intelligenza artificiale per coadiuvare programmi personalizzati di wellbeing.

L’implementazione dell’intelligenza artificiale (IA) nei programmi aziendali di self-care e salute mentale rappresenta un significativo progresso nell’offerta di risorse personalizzate.

Sfruttando l’analisi predittiva e la capacità di apprendimento continuo, le soluzioni basate sull’IA possono adattarsi dinamicamente alle esigenze individuali, offrendo interventi mirati.

Questi programmi forniscono un approccio flessibile per affrontare le sfide legate alla salute mentale e contribuiscono a una gestione proattiva del benessere dei dipendenti. L’utilizzo etico e responsabile dell’IA in questo contesto può trasformare l’esperienza del self-care all’interno delle organizzazioni, personalizzandola in modo rilevante e orientandola verso risultati tangibili.

  1. Adottare modelli di misurazione per monitorare i risultati dei programmi di wellbeing adottati.

L’adozione di modelli di misurazione rappresenta una tappa cruciale per valutare l’efficacia dei programmi aziendali di benessere e monitorare i risultati con precisione.

Questi modelli consentono alle organizzazioni di quantificare l’impatto tangibile dei loro sforzi nel promuovere il benessere fisico e mentale dei dipendenti.

Attraverso indicatori chiave di performance (KPI) attentamente selezionati e valutazioni regolari, le aziende possono valutare l’efficacia di iniziative specifiche, identificare aree di miglioramento e adattare i programmi in base ai feedback, ai dati empirici e ai risultati ottenuti. L’approccio basato su dati e metriche offre alle aziende la possibilità di prendere decisioni informate, promuovendo un ambiente lavorativo sano e sostenibile nel lungo termine.

  1. Promuovere l’equità.

Un contesto lavorativo equo rafforza la fiducia e la coesione all’interno del team e costituisce un pilastro cruciale per la salute mentale dei dipendenti.

L’adozione di politiche e pratiche aziendali garantisce trattamenti paritari e opportunità di crescita. Un ambiente inclusivo contribuisce a mitigare lo stress e a promuovere senso di appartenenza.

L’equità, intesa come riconoscimento delle diversità e delle prospettive uniche di ciascun individuo, crea un terreno fertile per un ambiente di lavoro che favorisce il benessere psicologico. Questo offre a tutti i dipendenti la possibilità di prosperare professionalmente e personalmente.

  1. Investire in cure per le malattie croniche.

L’approccio olistico al wellbeing del lavoratore impone di considerare sullo stesso piano di importanza il benessere fisico e quello mentale.

Chi ha sviluppato una malattia fisica cronica ha un rischio più elevato di soffrire di disturbi mentali. Ecco perché un approccio vincente è rappresentato dall’intervenire direttamente sulla cura delle malattie croniche, per fare prevenzione sulla salute mentale dei dipendenti.

Soluzioni e proposte concrete: la formazione di Eukinetica e K Focus

Nel 2024 la necessità di soluzioni onnicomprensive e di modelli di assistenza sta giustamente assumendo un ruolo centrale nelle discussioni sul benessere dei dipendenti.

Per sostenere questo impulso è importante innanzitutto iniziare ad adottare soluzioni in questa direzione, con iniziative concrete, continue e adattabili al contesto.

Il coinvolgimento dei lavoratori dovrebbe essere costante. Un impegno continuativo garantisce che siano consapevoli del supporto disponibile e contribuisce a normalizzare le discussioni sulla salute mentale sul posto di lavoro. In quest’ottica si inserisce la formazione della leadership. È decisivo formare i manager e i responsabili delle risorse umane per mantenere un dialogo aperto e continuo su argomenti stigmatizzati, promuovendo un ambiente di sostegno.

In generale, la chiave di volta è rappresentata dallo sviluppo di campagne e di iniziative orientate al benessere complessivo del lavoratore. In questi suoi primi 10 anni di attività, compiuti proprio nell’anno appena concluso, Eukinetica si è impegnata a trasmettere l’importanza di questo concetto.

La nostra formazione per i lavoratori, adattabile alle mansioni e alle specificità del singolo ambiente lavorativo, considera le risorse umane come il cuore pulsante dell’azienda. L’obiettivo finale è quello di far comprendere loro l’importanza di prendersi cura di se stessi anche a lavoro.

A proposito di salute mentale e benessere psicofisico, nella nostra offerta formativa 2024 abbiamo incluso il modulo K Focus, dedicato a percorsi di consapevolezza su tematiche attuali di primaria importanza nella maggior parte dei contesti aziendali più virtuosi. Alcuni esempi sono la cura della respirazione, la gestione dello stress e la creazione di un mindset aperto e proiettato oltre la propria zona di comfort.

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Scritto da Eukinetica Staff


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