Sempre più aziende italiane rispondono all’ageing dei lavoratori attraverso la creazione di palestre aziendali o agevolazioni ai dipendenti che si iscrivono a centri fitness. Ma siamo sicuri che promuovere occasioni perché le persone tonifichino i propri muscoli sia la soluzione migliore? E se non una palestra, qual è l’alternativa? Si chiama Korner e ne parliamo qui.
La palestra in azienda
Di fronte all’aumento delle patologie muscolo-scheletriche nei propri lavoratori (70% del totale delle patologie rilevate, report INAIL 2019), quasi la metà delle grandi aziende italiane hanno risposto con la creazione di strutture interne per il benessere. Di queste, la gran parte sono palestre, più o meno grandi, normalmente con un protagonista: l’attrezzo.
Che sia una semplice cyclette o una complessa macchina con presse per i glutei o gli adduttori, o ancora un tapis roulant o un vogatore, se non c’è un attrezzo che palestra aziendale è?
Ogni attrezzo aiuta a tonificare alcuni muscoli. Ci sono anche momenti nei quali bastano tappetini e un istruttore che dice agli altri cosa fare, di solito per tonificare altri muscoli ancora. A volte si fa yoga. In ogni caso, in palestra ci si va con una certa dose di impegno, per non dire di senso del dovere. Molti ne traggono giovamento e non c’è dubbio che, piuttosto che nulla, una palestra in azienda è un’ottima idea.
Di cosa abbiamo realmente bisogno?
Qui però vogliamo provare a fare un passo indietro, uno solo, e chiederci per un istante: di cosa ha bisogno il nostro corpo al termine di una giornata lavorativa? Di cosa nelle pause brevi? Siamo sicuri che sia una buona idea promuovere soprattutto occasioni perché le persone tonifichino i propri muscoli? A ben guardare sembrerebbe di no.
In un bell’articolo di qualche tempo fa, Giovanni Castellani, Training Trainer di Eukinetica, ci ha spiegato che “tonificare” significa in realtà accorciare i muscoli, stressarli, e che il perdurare di una condizione di accorciamento di un muscolo si riflette nella compressione delle articolazioni interessate. Questo è il punto di partenza di una potenziale patologia muscolo-scheletrica.
Quindi bisogna, sì, tendere ad una condizione di eutonia muscolare (cioè un giusto grado di tono muscolare), ma tonificare i muscoli in sé non è necessariamente la cosa migliore da fare. In alcuni casi può essere perfino dannoso.
Pensiamo ora alla nostra quotidianità lavorativa: stare in una stessa posizione per ore o eseguire azioni ripetitive oppure faticose significa che alcuni muscoli sono contratti più spesso di altri, quindi sono più tonici di altri, e che alcune articolazioni vengono compresse più di altre. Il nostro corpo, questa macchina meravigliosa, naturalmente farà di tutto per non generare dolore, ma per far questo sarà costretto a creare una specie di reazione a catena, dove ogni “adeguamento” in una parte del corpo crea uno sbilanciamento in un’altra, che a sua volta richiede un nuovo adeguamento in un’altra parte del corpo ancora, e così via.
Ora chiediamoci: la soluzione a tutto questo può essere quella di aggiungere ulteriori contrazioni nel sistema muscolo-scheletrico del corpo? Beh, forse no. Visto che usare gli attrezzi implica contrarre i muscoli e stressarli, è facile capire che la palestra aziendale potrebbe non essere la migliore soluzione quando l’azienda vuole essere sicura di migliorare il benessere dei propri lavoratori.
Il Korner Eukinetica
Immaginiamo ora un ambiente dove al centro non ci sono oggetti particolari ma lo spazio libero. La stanza non è spoglia, tutt’altro: al muro c’è una spalliera di legno e, accanto, una cesta di metallo nella quale sono infilati una ventina di materassini arrotolati, di vari colori, e altrettanti bastoni ginnici. Qua e là sul pavimento ci sono palle di ogni colore e dimensione. Appena si entra, una scarpiera: in questa stanza è consigliato stare in calzini.
Una volta entrati, la cosa migliore da fare è ascoltare il proprio corpo alla ricerca, se ve ne fosse bisogno, della zona che chiede di essere rilassata, di essere allungata. Prendi un materassino, lo svolgi sul pavimento tiepido, ti ci siedi sopra e con le mani inizi a massaggiarti un piede dove senti che ti dà più sollievo. Mentre lo fai, senti che ti andrebbe di distenderti, solo un attimo. Qui si può. Ti allunghi sul materassino e guardi sopra la tua testa, poi chiudi gli occhi e ti ricordi del respiro e respiri, e senti che il respiro è corto: il diaframma, lì nel bel mezzo del corpo, è il muscolo che risente di più delle tensioni, anche di muscoli lontani.
Arriva il collega coach: a determinati orari lungo tutta la giornata, c’è sempre almeno un lavoratore che accompagna gli altri all’utilizzo ottimale dello spazio. È il Team Trainer. Insieme ad altri suoi colleghi interessati, ha partecipato ad alcune giornate formative per parlare di fisiologia, posturologia, dietologia e team building con dei professionisti qualificati, il tutto orientato allo sviluppo della sola cosa che importi: la consapevolezza.
Nello spazio ci sono molti modi perché ognuno possa sviluppare un percorso autonomo: oltre ad alcuni poster con idee di esercizi, c’è anche uno schermo dove ognuno può scegliere tra decine di video-pillole quelle che sente più vicine ai suoi bisogni. I team trainer non dicono agli altri cosa fare ma accompagnano ognuno partendo dal suo bisogno, di solito un fastidio o un vero e proprio dolore.
L’azienda concede alcune alcune pause di 10 minuti durante la giornata e la cosa più facile da inserirci, tanto facile quanto caffè e sigaretta, è una breve pausa nel korner. È bello stare ad allungare i muscoli e a respirare insieme agli altri, senza necessariamente sudare. Non c’è neanche da fare l’Om. Basta essere vivi.
Tutto nel korner è stato pensato perché i muscoli si allunghino invece di accorciarsi, il corpo si rilassi invece di tendersi e le persone si ritrovino, con sé e con gli altri. Come dicono i team trainer, non ci si va per dovere ma perché ci si sta bene e ci si sente meglio.
Eukinetica in IVECO
Come avrai capito, questa non è una visione futuristica ma il progetto “Korner benessere area minibus” di IVECO Brescia, un bellissimo esempio di collaborazione nel campo dell’innovazione nel welfare aziendale tra CNH IVECO Brescia ed Eukinetica.
Oltre ad essere una bella idea, funziona? Come hanno detto i responsabili IVECO in numerose conferenze, il progetto “Korner benessere area minibus” funziona eccome. Lo dicono i partecipanti nel video che trovi in questa pagina e lo dicono anche i dati:
- dalle rilevazioni effettuate (il progetto è iniziato a novembre 2018 con la formazione dei team trainer ed è entrato a pieno ritmo un paio di mesi dopo) l’uso del korner si conferma molto alto: ben oltre la metà dei 98 lavoratori dell’area minibus lo usa almeno una volta al giorno;
- il 75% degli utilizzatori ha dichiarato di aver avuto chiari benefici fisici, soprattutto in termini di energia generale e minor fatica durante il lavoro;
- il 19,5% degli utilizzatori denota anche una migliore «condizione mentale» durante il lavoro (maggior socialità).
Insomma, se la tua azienda è alla ricerca di una soluzione di impatto immediato ma anche lungimirante per il benessere lavorativo dei dipendenti, beh allora vale la pena saperne di più. Puoi guardare il video lungo (7′), scaricare questa presentazione o, se preferisci, metterti in contatto con Eukinetica scrivendo a info@eukinetica.it .
Pierpaolo Di Carlo
Ricerca & Sviluppo Eukinetica
pierpaolo.dicarlo@eukinetica.it