IL MAL DI SCHIENA DELLA HOSTESS DI FIERA (e non solo)

9 Ott 2019

Tempo di lettura: 4 minuti

IL MAL DI SCHIENA DELLA HOSTESS DI FIERA (e non solo)

Oggi vi parliamo del più diffuso tra i dolori muscolo-articolari su scala planetaria: il mal di schiena. Si calcola che solo in Italia ne soffrano più di 15 milioni di persone. Se sei anche tu tra questi e passi per lavoro molte ore in piedi sei nel posto giusto: in questo breve articolo ti daremo qualche consiglio pratico per stare meglio.

Si fa presto a dire mal di schiena

Con mal di schiena ci si riferisce più comunemente ad un dolore della fascia bassa della colonna vertebrale, anche conosciuto con il termine di “lombalgia” o “lombaggine”. In gergo si direbbe che rappresenta la sofferenza funzionale del rachide lombare—ovvero la parte inferiore della schiena. Questa sofferenza si manifesta in molti modi diversi, dalle protrusioni alle ernie passando per le listesi, solo per nominarne alcuni. Ma da dove parte? Anche qui, ci possono essere innumerevoli variabili da considerare e può influire perfino quel che mangiamo! Quindi, inutile occuparsene in generale. Analizziamo invece un caso tipico che coinvolge tante persone: il cosiddetto “mal di schiena da hostess di fiera”.

Tacchi alti + in piedi per ore = mal di schiena

“Tacchi alti + in piedi per ore” è la formula di gran lunga più efficace per sviluppare formidabili mal di schiena. Le hostess di fiera lo sanno bene, come anche altre categorie di lavoratrici che condividono le stesse condizioni di lavoro, come la commessa di negozio o la receptionist di albergo. In tutti questi casi, la posizione del piede gioca un ruolo davvero importante (come anche in tanti altri casi).

Piedi e mal di schiena

Ci è dato sapere che, in condizioni di buon equilibrio, il piede distribuisce il peso del corpo per un 57% sul tallone e un 43% sull’avampiede. Ad ogni centimetro di sollevamento del tallone dovuto ad una scarpa con tacco, coincide uno spostamento sempre più marcato di tale equilibrio in avanti, verso i metatarsi e le dita dei piedi.

Effetti negativi dei tacchi alti
La ricerca di riferimento a questo riguardo è Valenti 1978

Quindi, i tacchi spostano in avanti il baricentro del nostro corpo. Per evitare di cadere bocconi dobbiamo compensare questo squilibrio: come facciamo? Tirando all’indietro, così per dire, quel quantitativo di massa che basta per ristabilire una postura eretta funzionale. L’unico modo per far questo è attivare quei muscoli che si trovano nella zona posteriore del tronco, cioè nella schiena, che si contraggono e spostano all’indietro parti della spina dorsale.

Quando questa compensazione si protrae a lungo e in modo ripetuto, il continuo lavoro dei muscoli ne aumenta il tono: in questo caso, però, non è una buona notizia. Infatti, quando questi muscoli diventano ipertonici vanno ad alterare le normali forze compressive sulla struttura vertebrale generando sofferenze come pesantezza delle gambe, rigidità muscolare o crampi quando non addirittura alterazioni della forma della colonna vertebrale come l’iperlordosi lombare o l’ipercifosi toracica.

Piedi e mal di schiena: consigli per tutti

Sa hai già fatto un giro su internet avrai visto che il consiglio più comune è sempre lo stesso: non usare i tacchi. Ma se questo fosse impossibile per qualche ragione? La filosofia di Eukinetica è quella di integrarsi con la realtà lavorativa e migliorarla, e quindi ecco qui i nostri consigli facili da eseguire e dalla efficacia testata su migliaia di lavoratori in tutta Italia.

1. Automassaggio con la pallina

Utilizza sempre a fine giornata una pallina di gommapiuma per massaggiarti i piedi. Stando in piedi, lascia che il peso del tuo corpo sia completamente in carico sulla pallina. Come nella figura qui sotto, fai rotolare la pallina toccando i vari punti doloranti o sensibili della pianta del piede, mantenendo la pallina in ogni punto per almeno 2-3 minuti. La pallina di gommapiuma è morbida ma non troppo: nell’immediato sembra non fare granché ma fidati e abbi pazienza, dopo pochi minuti ne sentirai i benefici!

Esercizio base con le palline sotto i piedi

2. Uso del separadita

Terminato questo piacevole automassaggio ai piedi, calza i separadita (proprio quelli che si usano per dipingere le unghie dei piedi) come mostrato in figura: questo ti permetterà di effettuare una gradevole azione di stretching dei muscoli precedentemente massaggiati con le palline. Il tempo di applicazione di questo esercizio è molto personale ed è da adeguare alle sensazioni che si vivono. Apparentemente sembra un esercizio inutile, ma se ti trovi in una condizione di piedi molto rigidi probabilmente non riuscirai a tenere i separadita per più di qualche minuto, almeno le prime volte. Quindi, non appena sentirai la necessità di toglierli, ascolta il messaggio dei tuoi piedi e assecondali. Per percepire al meglio il loro effetto, la prima volta che farai questo esercizio ti suggerisco di sperimentarlo solo su uno dei due piedi e poi mettere a confronto la sensazione diversa a fine esercizio tra un piede e l’altro.

Uso del separadita

3. Allungamento dei polpacci

3. I polpacci sono fondamentali in questo tentativo di rilassare la catena muscolare posteriore. Nella figura sottostante—tratta da uno dei booklet che distribuiamo durante i nostri corsi—trovi uno degli esercizi più facili ed efficaci: appoggiati al muro con gli avambracci e porta le gambe indietro quel tanto che basta per sentir tirare e tieni la posizione per almeno 8-10 respiri. Ricorda di fare questo esercizio senza andare nel dolore e… senza i tacchi! 

In generale, ricordati che puoi sempre massaggiare piedi e polpacci: loro, come te, hanno lavorato tanto tutto il giorno!

Luca Mongiardini

Training & Coaching Eukinetica

luca.mongiardini@eukinetica.it

Photo by Andrew Tanglao on Unsplash

Scritto da Pierpaolo


Cosa vuol dire oggi praticare la leadership?
Come leggere i fenomeni emergenti quali, ad esempio, la Great Resignation i cui numeri cominciano a far riflettere anche in Italia?
E che posto avrà il fattore umano in organizzazioni supportate massivamente da Intelligenze Artificiali evolute?

Sono queste alcune delle domande di fondo a cui abbiamo provato a dare risposte concrete con il foKus report 2023, l’attesissima indagine annuale di Eukinetica sul mondo del lavoro e degli HR che, come ogni anno, ci vede impegnati in un approfondito lavoro di studio e di ricerca.

Per il 2023 ci siamo posti l’obiettivo di provare a dare riscontri concreti su come sarà questo periodo di New Normal, l’era post pandemia che si porta dietro un’eredità consistente e una maggiore consapevolezza sul benessere da parte dei lavoratori. Una consapevolezza, questa, che rappresenta un cambio di paradigma nel modo di concepire il ruolo HR, nella nuova realtà che stiamo vivendo. Il foKus report è un REGALO esclusivo per te:

Copyright 2012 - 2024 | Eukinetica SB S.R.L. - P.Iva 09827560963

made with by Web To Emotions