Benché sia diffusissimo, pochi di noi sanno esattamente perché venga il torcicollo. In questo articolo Giovanni Castellani ci guida a capire cosa causi, come affrontare e, soprattutto, come prevenire il torcicollo.
Cos’è il torcicollo?
Ne abbiamo sofferto tutti almeno una volta nella vita (magari una sola!): dolori intensi, quasi insopportabili, nel compiere movimenti come girare la testa o fletterla da un lato, con dolori che a volte dal collo arrivano fino alle braccia. Quindi di torcicollo siamo più o meno esperti… Ma quanti di noi sanno esattamente di cosa si tratta? Se non lo sai, possiamo definire il torcicollo come una sofferenza di grado acuto e intenso a carico del tratto cervicale e del tratto dorsale alto, determinata da una condizione di irrigidimento della relativa muscolatura.
Cosa causa il torcicollo?
Come abbiamo appena detto, il punto di partenza del torcicollo è un irrigidimento dei muscoli del collo e delle spalle. Ma questi da dove vengono? Facciamo qualche esempio:
- stati di stress profondo (ricorda che, come ho scritto qui, lo “stress” può essere alimentare e fisico oltre che psicologico);
- posture errate di fronte al computer;
- posizioni innaturali durante le ore notturne;
- traumi cervicali o movimenti inopinati e incontrollati del collo che generano una risposta di difesa dei muscoli repentinamente stirati.
In quest’ultimo caso, si attivano dei recettori localizzati all’interno delle fibre muscolari, detti fusi neuromuscolari, che impediscono un eccessivo stiramento delle fibre dei muscoli antagonisti al movimento per evitare traumi di grado importante. Tanto più un movimento di rotazione del capo è repentino, quanto più i fusi neuromuscolari dei muscoli opposti alla parte della rotazione si attivano generando una risposta contraria di accorciamento delle fibre per evitare conseguenze quali stiramenti e strappi. Questo stato conflittuale tra stiramento e accorciamento repentini e improvvisi genera il fastidioso torcicollo.
Esistono anche altre forme di torcicollo, le più importanti sono:
- forma congenita che si manifesta spesso alla nascita e che colpisce lo sternocleidomastoideo, muscolo laterale del collo,
- forme di torcicollo determinate da stati infiammatori
- forme indotte da colpi di freddo
Infine, ci sono quadri decisamente più importanti determinati da presenze di protrusione o ernie discali nel tratto cervicale.
I rimedi classici per i diversi tipi di torcicollo
Qualora lo stato di sofferenza raggiungesse elevati picchi di dolore è opportuno usare farmaci miorilassanti o antinfiammatori per alleviare il disagio e, successivamente, affrontarlo in direzione della sua causa con una ritrovata tranquillità.
In caso di torcicollo derivante da uno stato di contrattura muscolare come quella derivante da un’errata postura, ci si può affidare al riposo adeguato fino alla sua remissione totale. In questi casi è anche possibile adottare impacchi caldi (la boule dell’acqua calda va benissimo) o a sacchetti di tela nei quali mettere sale grosso riscaldato in padella, che ha ottime proprietà decontratturanti.
Per le forme infiammatorie è suggerita la crioterapia grazie a sacchetti di ghiaccio da applicare sulla parte colpita.
Nel caso di torcicollo causato dalla presenza di protrusioni o ernie discali, è sicuramente opportuno un approccio di tipo professionale. Una possibilità in tal senso è data dalla ginnastica posturale, capace di ridurre lo stato di tensione muscolare alla base della riduzione dello spazio compreso tra due vertebre e, di conseguenza, la compressione sul disco da cui deriva la fuoriuscita del nucleo polposo contenuto al suo interno. In casi estremi viene proposto l’intervento chirurgico per la rimozione della protrusione o dell’ernia.
Come prevenire il torcicollo?
Com’è nostra consuetudine in Eukinetica, vogliamo lasciarti con un po’ di informazioni perché tu sia il più possibile capace di prevenire il torcicollo in autonomia. Innanzitutto, ricorda che è fondamentale evitare di esporsi a stati di stress frequenti: ad esempio chi svolge una professione impiegatizia dovrebbe evitare sessioni prolungate di fronte al monitor e seguire i nostri consigli su come ridurre lo stress visivo. L’ideale sarebbe prendersi delle brevi pause di qualche minuto spostando lo sguardo nel punto più lontano della stanza in cui ci si trova o, meglio ancora, guardando fuori dalla finestra. Infatti, per come sono fatti, gli occhi dovrebbero convergere solo occasionalmente e invece spaziare verso l’orizzonte molto spesso. Il benessere degli occhi è fondamentale perché anche il collo stia bene: i centri nervosi della vista sono collocati proprio al livello nuca, quindi molto vicino al collo.
Si può agire anche sull’aspetto biochimico evitando o riducendo al minimo il consumo di sostanze nervine come la caffeina, la teina, la nicotina, l’alcool e altre ancora che mantengono lo stato di tensione nervosa molto alto e, quindi, di riflesso i muscoli molto contratti.
Benché per chi ne fa uso queste sostanze possano assumere illusoriamente un effetto rilassante è consigliato, quando si è sofferenti, di limitarne al minimo il consumo se non a evitarle del tutto per aiutare l’organismo a recuperare in tempi più brevi.
Un esercizio facile ed efficace per prevenire il torcicollo
Per chiunque svolga professioni dove gli arti superiori vengono sollecitati (videoterminalisti, parrucchieri, muratori, musicisti, ecc…), è bene effettuare alcune micro-ginnastiche capaci di riportare allo stato di quiete la muscolatura dopo il suo uso. Fra tutti gli esercizi possibili, e ce ne sono davvero tanti, te ne consiglio uno che chiamiamo mano-parete e che trovi illustrato qui sotto. Pur nella sua semplicità, è estremamente efficace, provare per credere!
Ricorda di non andare nel dolore e di respirare tranquillamente durante l’esecuzione. Stai aiutando le fibre muscolari a distendersi, non le stressare ma accompagnale con pazienza, vedrai che ti ringrazieranno!
Giovanni Castellani
Partner, Training Trainer & Coaching Eukinetica
giovanni.castellani@eukinetica.it
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