Il PASTO CRUDO: un’ottima abitudine
Che sia a casa o al ristorante, l’impostazione classica di un pasto prevede cibi per la maggior parte cotti: primi, secondi, antipasti e dessert raramente includono ingredienti crudi. Il cibo crudo è per lo più relegato a qualche contorno o in taluni antipasti. Anche nei pasti a piatto unico la proporzione tra gli alimenti cotti e quelli crudi è il più delle volte molto sbilanciato verso i primi. Un vero peccato…
Perché è bene iniziare un pasto con verdure crude
Esistono motivi diversi per iniziare un pasto crudo con una bella e sostanziosa insalatona. Il motivo più conosciuto è certamente l’abbassamento del senso della fame, il più delle volte rappresentato da un vorace appetito e spesso associato ad un atteggiamento compulsivo verso cibi sostanzialmente insalubri.
Ci sono tanti altri motivi, ecco i principali:
- Masticando di più potrai godere dei benefici di questa importante azione digestiva che aiuta a rinforzare i denti, stimolare la microcircolazione gengivale, facilitare il processo digestivo che avverrà poi nello stomaco e nel duodeno.
- I cibi crudi mantengono intatte tutte le loro caratteristiche nutrizionali. Non si tratta solo di vitamine e sali minerali, i più sensibili alla cottura, ma anche di fibre insolubili utili per il regolare transito interno, dell’aiuto alla digestione assicurato dagli enzimi naturali e del potere antiossidante dei vegetali crudi. Mangiarli ad inizio pasto massimizza l’assorbimento di tutte queste sostanze.
Un aiuto contro la sonnolenza del dopo pranzo
Con una digestione meno faticosa, il cosiddetto “abbiocco post-prandiale” sarà notevolmente ridotto o addirittura annullato, garantendo così una migliore velocità di pensiero e una più evidente dinamicità operativa nelle ore che, per molti, sono le più “difficili” della giornata. Infatti, durante la digestione una considerevole quantità di sangue viene convogliata verso gli organi direttamente abilitati a questa funzione, portando con sé nutrienti e soprattutto glucosio, naturale “benzina” per il cervello. Pertanto, più è lunga e difficile la digestione e più lunga e profonda sarà la “fase di down”.
Insomma, mangiare un pasto crudo è fondamentale. Mangiare ad inizio del pranzo o della cena un pasto crudo è un vero e proprio toccasana.
Quasi tutti i vegetali possono essere consumati crudi
Solo i vegetali della famiglia dei fagioli (compresi i fagiolini) non devono mai essere mangiati crudi perché rilasciano fitoemoagglutinina, una sostanza tossica che può provocare stati di malessere, vomito, dolori addominali e persino emorragie. Tutte le altre verdure – tra cui tuberi e radici, foglie e frutti – possono essere mangiate crude.
Certo, con le nostre abitudini è molto raro, se non impossibile, trovare chi consuma broccoli, zucche, barbabietole, topinambur, ecc. senza cuocerli; siamo più propensi a considerare carote, pomodori, foglie verdi e rosse e poco altro tra i papabili ingredienti. Non sarebbe male invece, imparare ad integrare a rotazione, nei nostri pasti quotidiani, sempre più elementi diversi tra i componenti di questa categoria di alimenti. Senza dimenticare anche cereali germogliati, frutta secca, olive, semi vari ed erbe aromatiche: tutti possono essere ottimi ingredienti per le nostre insalate di apertura del pasto.
E se fa freddo?
Se qualcuno presentasse la difficoltà di mangiare il cibo crudo perché lo riconosce come un alimento freddo e d’inverno non ne è attratto? Beh, un cibo crudo può essere riscaldato o sotto l’acqua calda o sul termosifone senza perdere le sue proprietà e non dando così la sensazione di freddo.
Insomma, se non ci si trova in presenza di particolari avversioni (esclusi i fagioli che vanno sempre evitati) e se si fanno particolari attenzioni al buon lavaggio degli alimenti per ridurre la carica batterica presente, non esiste un valido motivo per non sperimentare questa semplice quanto efficace regola di igiene alimentare che caldamente ti consigliamo.
Luca Mongiardini
Partner, Training & Coaching Eukinetica
luca.mongiardini@eukinetica.it
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