Lo stato di sonnolenza dipende da difficoltà digestive che in buona parte sono frutto di combinazioni alimentari che facciamo a tavola.
Al termine di un pasto, le energie che normalmente destini a muscoli e cervello vengono convogliate all’apparato digerente e questo spiega il possibile calo di attenzione e la sonnolenza che puoi avere. Se però il senso di stanchezza è prolungato, è indice di qualche errore che potresti avere commesso.
Sicuramente alcuni alimenti richiedono un tempo di digestione molto lungo (ad esempio i grassi e le proteine, soprattutto se di origine animale) che tende ad accrescere se questi vengono cucinati in modo da renderli ancor più pesanti.
Ci sono però degli accorgimenti capaci di fare la differenza che ti daranno una sensazione di freschezza e vitalità immediata e ti consentiranno di avere durante tutta la giornata lavorativa, un’ottima efficienza mentale.
Eccoti i principali tre “segreti” per non cadere più nelle braccia di Morfeo dopo il tuo pranzo sul lavoro.
1. BERE MOLTA ACQUA… LONTANO DAI PASTI
Una buona abitudine relativa all’acqua, legata all’alimentazione, sarebbe quella di non bere durante i pasti per evitare di diluire i succhi gastrici e prolungare i tempi della digestione.
I succhi gastrici, infatti, vengono secreti dallo stomaco nella giusta concentrazione per digerire al meglio ogni alimento. Vero è che molti bevono durante i pasti per il senso di sete dovuto all’eccesso di sale contenuto nel cibo o per aiutarsi a mandare giù il boccone perché non abituati a masticare con attenzione.
Per evitare di avere questa “sete da sale” è sufficiente bere uno o due bicchieri d’acqua venti minuti prima di consumare il pasto.
Se sei una persona un po’ frettolosa che non mastica abbastanza, beh devi farci più attenzione! 🙂 Masticare è una regola fondamentale dato che nello stomaco i denti non li abbiamo e ingerire cibo non masticato prolunga di molto i tempi della digestione e favorisce la sonnolenza.
2. CONSUMARE ALIMENTI FRESCHI E DI STAGIONE
Consumare frutta e verdura cruda e di stagione aiuterà il tuo organismo a essere meno “inquinato” da conservanti, coloranti ecc. presenti negli alimenti conservati. Un’ottima abitudine è quella di iniziare pranzo e cena con un abbondante piatto di verdura cruda mista di stagione. Questo favorisce al meglio la digestione del resto che deciderai di mangiare grazie alla presenza degli enzimi digestivi naturalmente contenuti nella verdura. Inoltre, ti aiuterà anche a tamponare l’eventuale senso di sete senza correre il rischio di diluire i succhi gastrici.
L’altra valida abitudine è quella di non concludere i pasti con la frutta per evitare processi di fermentazione dovuti ai tempi digestivi della frutta che sono notevolmente più rapidi rispetto al resto degli alimenti. Ti suggerisco di consumare frutta come spuntino di metà mattina e pomeriggio, al posto degli snack conservati e dolciumi vari, a stomaco vuoto.
3. DIMINUIRE IL CARICO GLICEMICO
Quando consumi un pasto, la combinazione dei vari alimenti che mangi sviluppa un carico glicemico che ha la peculiarità di innalzare più o meno marcatamente il quantitativo di zucchero nel sangue. Quanto più la glicemia tende a innalzarsi rapidamente, tanto più è lecito attendersi una risposta di difesa dell’organismo che produce insulina per fronteggiare questa inaspettata “piena” di zuccheri capace di generare disagi all’organismo stesso.
L’insulina elimina l’eccesso di zucchero nel sangue depositandolo negli adipociti (cellule di grasso) favorendo l’abbattimento repentino e drastico della glicemia; ciò innesca un senso di stanchezza molto profonda, il famoso “calo di zuccheri” che genererà la voglia di cercare nuova energia mangiando nuovamente e ricercando soprattutto dolci.
Per evitare questo errore è importante non consumare troppa pasta, pane e focaccia durante i pasti, soprattutto se raffinati e se non preceduti da verdura cruda che può migliorare la fase digestiva e regolare l’innalzamento della glicemia.
Altro errore da evitare è quello di concludere sistematicamente i pasti con un dolce o caffè zuccherato.
Per tenerti al riparo da questa condizione è meglio consumare cereali integrali (pasta, riso, pane, ecc…) la cui digestione è più lenta grazie al loro contenuto di fibre capace di modulare l’innalzamento della glicemia ed evitare il consumo di bevande zuccherate e alcoliche durante i pasti.
Seguendo queste tre prime semplici regole vedrai che ti rialzerai da tavola senza quel fastidioso senso di stanchezza. Alla sonnolenza dopo i pranzi dei giorni di festa, invece, non c’è rimedio: tocca fare un riposino! 😉
Giovanni Castellani
Partner, Coaching & Training Eukinetica
giovanni.castellani@eukinetica.it
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