Tonificare o allungare i muscoli?

26 Set 2018

Tempo di lettura: 4 minuti

Tonificare o allungare i muscoli?

[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_column_text el_id=”intro”]“E’ più importante tonificare o allungare i muscoli?” Questo è uno di quegli argomenti dibattuti da sempre nel campo della rieducazione funzionale, della riabilitazione e dell’allenamento fisico. In questo articolo non pretendo di arrivare a punti fermi, ma solo di condividere una prospettiva “naturale”. Parto cioè dalla consapevolezza che ci sono dei bisogni primari – come respirare, bere, mangiare, riposare, ecc. – che devono essere soddisfatti perché il nostro corpo rimanga in buona salute. Allungare i muscoli è uno di questi, mentre tonificarli no. Mi spiego…[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]

Tonificare o allungare i muscoli?

Tonificare o allungare i muscoli? Prima di addentrarci nel vivo della riflessione è importante riportare i significati letterali dei due termini “tonificare” e “allungare”.

 

Tonificare

Tonificare significa incrementare il tono di un muscolo, ovvero quello stato di tensione di base di cui il muscolo necessita per poter esercitare un lavoro (contrazione muscolare).

Paragonando il muscolo al motore dell’automobile, il tono equivale al “minimo”, ovvero i giri al minuto del motore acceso e in folle. Se il “minimo” è ben regolato a 800 giri al minuto sentiremo un rumore appena accennato; all’aumentare del numero dei giri, invece, sentiremo il motore “sforzare” sempre più. Di fatto, più è alto il tono muscolare e più le fibre contrattili dei muscoli tendono a sovrapporsi e quindi ad accorciarsi, come mostrato nella figura sottostante. [/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”652″ img_size=”600″ add_caption=”yes” alignment=”center” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]Se uno stato di accorciamento non fisiologico (e quindi non volontario) permane nel tempo si viene a creare una compressione in sede dell’articolazione di pertinenza, che normalmente funge da snodo in occasione dei movimenti originati dalla contrazione muscolare volontaria, atta a generare movimento.

Inoltre, un muscolo ipertonico (cioè in eccesso di tono) tenderà a non recuperare in modo autonomo la sua lunghezza originaria anche se è rilassato e il muscolo antagonista fa il suo lavoro. Il continuo esercizio, infatti, comporta il mantenimento di una memoria in accorciamento delle fibre contrattili che è reversibile solo grazie alla pratica di stretching. [/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]

Allungare

[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”653″ img_size=”600″ alignment=”center” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]Allungare significa distendere la muscolatura grazie proprio a esercizi di stretching utili al mantenimento dell’elasticità di cui i muscoli hanno bisogno per poter svolgere al meglio il proprio lavoro: la contrazione volontaria.

L’elasticità muscolare è la base di ogni altra capacità condizionale (ovvero quelle capacità che possono migliorare attraverso l’allenamento): forza, potenza, velocità, resistenza, coordinazione, equilibrio. Se i muscoli non hanno la giusta elasticità, automaticamente esprimeranno tali capacità con meno disinvoltura.

Va da sé che allora allenare l’elasticità muscolare diventa doveroso e utile per la salute.[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_column_text]

Tonificare o allungare i muscoli? Una prospettiva naturale

Se osserviamo in natura tutti gli animali, dopo una pausa motoria più o meno lunga, hanno l’istinto a stirarsi; ciò avviene perché i muscoli soffrono l’immobilità, fattore che innesca il processo di irrigidimento del muscolo stesso. Ecco allora che il rimedio adeguato è proprio lo stretching. Questo istinto a stirarsi è vivo negli animali dal primo all’ultimo giorno, invece nell’uomo accade qualcosa che nella maggior parte delle persone fa perdere questa guida preziosa e utile a preservare da probabili dolori articolari.[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”663″ img_size=”700×400″ alignment=”center” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]Sempre prendendo come spunto la natura, non troveremo mai alcun animale impegnato a fare sessioni di tonificazione muscolare, in aggiunta al movimento che compiono ogni giorno per vivere; infatti già questo basta a mantenere il giusto grado di tono muscolare. Nell’uomo, forse, è nata l’esigenza di programmi di tonificazione a causa della sedentarietà. Ecco allora che può essersi originata la convinzione che esercizi di rinforzo muscolare possano rappresentare la soluzione sempre e comunque.

Considera sempre lo stress nervoso

Come ho detto anche in un altro post: invece di rinforzare e tonificare, molte volte la risposta più logica è quella di dedicarsi allo stretching per aiutare l’apparato muscolo scheletrico a essere meno compresso dalla rigidità dei muscoli, frutto proprio di un eccesso di tono muscolare.

Il tono muscolare deve rimanere in un regime di eutonia (normotono) e non di ipertonia (eccesso di tono). L’ipertonia può essere favorita non solo da esercizi fisici di tonificazione ma anche da tutti gli stati di stress del sistema nervoso che, rircordiamolo, è direttamente correlato ai muscoli.

In virtù di ciò, la condizione di ipotonia (scarso tono) è difficilmente riscontrabile poiché viviamo in una società dove lo stress psico-fisico impera.[/vc_column_text][vc_column_text]

Tonificare o allungare i muscoli? In conclusione…

[/vc_column_text][vc_column_text]Per mantenersi in forma o per recuperare uno stato di forma perduto non c’è bisogno di fare pratiche, talvolta stancanti e non propriamente appaganti, di tonificazione muscolare. Basterebbe mantenere l’abitudine a praticare attività motoria quotidianamente, come salire le scale a piedi e non usare l’ascensore, usare meno i mezzi di trasporto e dedicare almeno mezz’ora di tempo alla pratica della camminata a passo veloce. Se poi a questo buon movimento abbiniamo regolarmente degli esercizi di stretching, beh, è proprio quello che ci serve! 

Anche in casi di recupero funzionale post traumatico o post operatorio, la necessità di allenare l’elasticità muscolare è di base, dato che la risposta ai traumi e alle operazioni chirurgiche è sempre di stress del sistema nervoso e quindi il corpo di per sé tende, in quei periodi, ad una condizione di ipertonia muscolare. È allora ancora più importante cercare di favorire l’allungamento muscolare!

L’articolo è già lungo e non posso dilungarmi oltre, ma mi sarebbe piaciuto suggerirvi degli esercizi. Per ora vi chiedo: provate ad ascoltare per un attimo il vostro corpo. Quale movimento vi viene naturale di fare? Non pensateci, partirei da lì…

Giovanni Castellani

Partner, Training & Coaching Eukinetica

giovanni.castellani@eukinetica.it

 

Photo credits: rawpixel, Edgar Chaparro, and Ken Treloar on Unsplash[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Scritto da Pierpaolo


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