Il nuovo corso di Eukinetica: Movimenti ripetitivi e prevenzione, 100% esercizi pratici
10 Nov 2021
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Le malattie e i disturbi muscolo scheletrici da sovraccarico biomeccanico – chiamati anche con la sigla DSM – sono notevolmente aumentati negli ultimi anni. Infatti, se nel 2008 i disturbi muscolo scheletrici rappresentavano meno del 40% del totale delle malattie professionali denunciate all’INAIL, la loro quota è salita quasi al 70% nel 2019.
In aggiunta a tutto questo, l’edizione del 2012 del documento INAIL “I disturbi muscoloscheletrici lavorativi” ha evidenziato che il 62% dei lavoratori svolge operazioni ripetitive con le mani o le braccia per un quarto dell’orario di lavoro.
Aumentare le conoscenze specifiche sui rischi biomeccanici dovuti ai movimenti ripetitivi è la prima, importante forma di prevenzione per i DSM. Anche da questi presupposti nasce l’idea del nuovo corso di Eukinetica “Movimenti ripetitivi e prevenzione: 100% esercizi pratici”, con l’obiettivo di offrire ai lavoratori contenuti di valore e una formazione coinvolgente, per adempiere agli obblighi di aggiornamento del D.Lgs. 81/08 e del contratto CCNL, con strumenti e strategie utili e facilmente applicabili nel contesto lavorativo e nella vita privata.
Il corso ha una durata di 2 ore e rappresenta il prosieguo ideale del nostro modulo da 4 ore Heavy Work, dedicato a quei lavoratori che svolgono mansioni che prevedono movimenti ripetitivi, soprattutto a carico degli arti superiori e della colonna vertebrale.
Nella prima parte teorica, della durata di circa 30 minuti, viene illustrato in che cosa consistono le più comuni problematiche muscolo-articolari come il tunnel carpale, l’epicondilite, la periartrite scapolo-omerale e come la loro insorgenza possa essere correlata ai movimenti ripetitivi.
Successivamente si dà spazio alle attività pratiche dove oltre a rivedere in maniera approfondita gli esercizi affrontati nella formazione base, si vanno ad integrare numerosi esercizi di allungamento e automassaggio di quei muscoli che, andando incontro a rigidità, creano poi i dolori muscolo-articolari e la patologia.
L’importanza delle micro-ginnastiche per la salute dei lavoratori: intervista a Giorgio Mottini
Quali sono i principali obiettivi di un corso fortemente pratico incentrato sulle buone pratiche della postura sul posto di lavoro? Abbiamo voluto approfondire l’argomento sottoponendo qualche domanda a Giorgio Mottini, Chief Executive Officer & Founder di Eukinetica, che presenterà il corso il prossimo 18 novembre.
D: Perché un HR Director dovrebbe scegliere di introdurre un percorso formativo dedicato al miglioramento della postura e alla prevenzione in questo senso?
R: “Perché l’ambiente di lavoro costruito, seppur perfetto ed ergonomico, non può soddisfare tutti i bisogni del corpo. Quello di praticare quotidianamente un’igiene muscolo-articolare, una sorta di manutenzione ordinaria, è una cosa che può fare solo la persona prendendosi responsabilmente cura della propria salute. Questo accade se attraverso la formazione si rendono consapevoli le persone dell’importanza di praticare costantemente e le si attrezza con gli strumenti e le metodologie adeguate”.
D: In un contesto di best practice per star bene lavorando, che ruolo hanno le micro-ginnastiche? Come inserirle nella routine lavorativa delle risorse umane?
R: “Le micro-ginnastiche e gli esercizi di allungamento muscolare che proponiamo ai lavoratori possono essere svolti con facilità durante le pause lavorative, in alcuni casi anche durante il lavoro stesso. Non necessitano di particolari attrezzature a parte delle speciali palline che forniamo durante la formazione.
Prendersi del tempo per se stessi al di fuori dell’attività lavorativa rimane comunque una soluzione sempre percorribile e già 10 minuti di esercizi eseguiti tutti i giorni possono fare la differenza”.
D: Quali effetti può avere una corretta postura mentre si lavora sul proprio benessere generale?
R: “Buona forma = buona funzione. Se miglioriamo la nostra postura il nostro corpo lavora meglio, è più efficiente. A parità di sforzo si stanca meno poiché il corpo è più armonico e più parti contribuiscono allo stesso movimento.
Pensate semplicemente al gesto di raccogliere qualcosa da terra avendo però un ginocchio malconcio, fuori asse o dolorante. Quali accorgimenti dispendiosi adotterà il corpo per portare a termine il suo gesto?
Ecco pensate ad un lavoratore con una cattiva postura che usa il suo corpo per 30 o 40 anni per la sua professione. Quanta energia in più dovrà usare e con quali danni?”
D: Secondo te, nel futuro delle aziende ci sarà una maggiore attenzione anche verso gli aspetti posturali per il wellbeing dei lavoratori?
R: “Me lo auguro, il benessere psico-fisico del lavoratore e le conoscenze per mantenersi in salute che ci rendono consapevoli degli effetti che il lavoro che facciamo ha sul nostro corpo, devono essere considerate delle competenze che ogni persona deve possedere nel suo bagaglio, al pari delle skills tecnico-lavorative. Non ci può essere crescita professionale senza crescita personale“.