In questo articolo parliamo di:
- Kindness in azienda: il Trainer Iacopo Braca
- “Kindness: l’arte del dialogo”: intervista a Iacopo Braca
Di cosa parliamo quando parliamo di Kindness? E perché la Kindness è così importante in azienda? Ne abbiamo parlato anche in precedenza: l’argomento è delicato al tal punto da poter diventare spinoso. Ci siamo quindi chiesti come affrontare con le risorse umane di un’azienda un tema che va a toccare non solo aspetti relazionali e professionali, ma anche qualche corda della propria sfera personale.
La risposta che abbiamo trovato è creare un nuovo corso di Eukinetica dedicato al tema della Kindness in azienda. Tutto il corso viene realizzato seguendo le linee guida del metodo esperienziale e del coaching per la parte didattica quando quest’ultimo avviene in presenza. In generale il corso prevede un’introduzione agli obiettivi specifici del corso, si realizza attraverso un lavoro interattivo e si conclude con un ampio percorso di debriefing per focalizzare le competenze acquisite e sviluppate.
Il corso tratterà i seguenti 3 aspetti fondamentali:
- Il Potere della narrazione: Cosa penso quando sento la parola Kindness?
- L’arte della gentilezza: Che cosa provo quando sono gentile?
- Le azioni Kindness: Come mi relaziono con gli altri?
Il corso è rivolto a tutti i lavoratori di ogni ordine e grado. Sia il mondo operativo sia il mondo manageriale è coinvolto in un costante processo di miglioramento relazionale. Confrontarsi sui temi della comunicazione e degli atteggiamenti deve essere la possibilità di ogni individuo.
Kindness in azienda: il Trainer Iacopo Braca
Il Trainer di Eukinetica che svolgerà il corso è Iacopo Braca: si è laureato in Comunicazione linguistica e multimediale nel 2007. Ha fondato nel 2004 la compagnia teatrale Sotterraneo con il quale ha tenuto laboratori teatrali presso varie istituzioni italiane e teatri pubblici.
Dal 2014 al 2016 ha fondato l’azienda Jangol ed ho lavorato come Coach e Trainer in percorsi di Benessere e Consapevolezza per molte aziende italiane. Dal 2016 è diventato un libero professionista che collabora con aziende formative e, in collaborazione con la Fondazione Teatro della Toscana, ha creato e sviluppato il progetto Accademia dell’Uomo con la quale ha portato avanti diversi progetti formativi.
Inoltre collabora attivamente con l’azienda Mira! sul progetto BiblioCoop di Unicoop Firenze, Oxfam e l’Istituto SanGalli sul progetto Vagabondi Efficaci ed è membro del team ScuolaCoop in qualità di docente sulla competenza del parlare in pubblico. Fa anche parte del di Eukinetica in qualità formatore sul tema della Kindness.
“Kindness: l’arte del dialogo“: intervista a Iacopo Braca
Oggi praticare la kindness in azienda, incentiva lo sviluppo di pratiche di benessere per tutto il gruppo di lavoro, aumenta l’ascolto e l’attenzione agli altri, aiuta a condividere azioni e gesti positivi che vogliono influenzare al meglio il clima di lavoro e la produttività. Il nostro è un corso per praticare, dialogare e comprendere meglio il mondo della Kindness.
Abbiamo intervistato Iacopo Braga per approfondire meglio questo complesso tema e per svelare qualche anticipazione sui contenuti e sui programmi del corso:
D: Come e da dove nasce l’idea di un corso sulla Kindness in azienda?
R: “Nel 1996 in Giappone nasce e si sviluppa il World Kindness Movement, un gruppo che vuole promuovere atti quotidiani e e atteggiamenti di cura e gentilezza verso il prossimo; Il movimento, di anno in anno si è poi diffuso in ogni continente e il 13 novembre è stata così indetta la Giornata Mondiale della Gentilezza, che dal 1998 si festeggia in tutto il mondo. In Italia è arrivata nel 2000.
Le parole e le azioni, sviluppate sul tema della Kindness, in questi ultimi vent’anni hanno preso sempre di più rilevanza e importanza nella nostra società, ed è per questo che anche all’interno delle aziende oggi, si può avere un corso di formazione su questo argomento. Il corso è nato per venire incontro alle esigenze di alcune aziende che hanno compreso l’importanza della Kindness, per migliorare l’organizzazione interna, e avere un impatto positivo sulle vendite dei loro prodotti”.
D: Quali sono i motivi che dovrebbero spingere un HR Manager a trattare un tema così complesso tra i lavoratori?
R: “Quando il livello dello stress aumenta, il nostro corpo innesca una dinamica di reazione emotiva, che porta la persona ad essere maggiormente aggressiva, scortese e poco incline al dialogo.
Allenare azioni di gentilezza quotidiane, all’interno dell’azienda, permette di avere una migliore gestione dello stress e una maggiore coesione tra il gruppo di lavoro. La gentilezza contiene la parola “kin” che significa relazione tra le persone, connessione con un gruppo. Le persone sono più “fedeli” a coloro che sono connessi con individui che agiscono attraverso dei valori di benessere. Questo perché gli incoraggia sapere, che fanno parte di un team con uno scopo comune potente e una visione per il benessere collettivo”.
D: Quali sono gli strumenti che le aziende hanno oggi per veicolare la Kindness tra le risorse umane? Quanto impegno viene richiesto ai lavoratori per adottare concretamente nuovi comportamenti e mindset in un’ottica di apertura verso la Kindness? E ai manager?
R: “Uno strumento è il creare un engagement, che coinvolga le persone in un percorso formativo sia cognitivo, che emotivo e fisico. Inoltre è importante che la proposta di questo argomento possa essere supportata dalla forte motivazione del gruppo delle risorse umane perché è un argomento complesso ma fondamentale per il futuro delle aziende.
Per la Kindness come per molti percorsi formativi di Eukinetica è la pratica che viene messa al centro della proposta formativa. I nuovi comportamenti possono manifestarsi nel momento in cui una pratica quotidiana condivisa con il gruppo può generare impatto sul lavoratore singolo.
Il Manager ha il ruolo di motivare, coordinare e ispirare comportamenti virtuosi che possono incentivare i colleghi a crescere sul lavoro grazie all’allenamento di soft skills. Un compito concreto dei manager sarà quello di aiutare i colleghi a decidere, con sincerità, autenticità, rispetto e fiducia verso gli altri”.
D: In Italia sono sempre più numerose le aziende che scelgono percorsi di wellbeing per incrementare il benessere sul lavoro delle proprie risorse umane. In questo contesto, come si inserisce un percorso di formazione dedicato alla Kindness?
R: “La kindness è un tassello fondamentale per incentivare, incrementare e sviluppare un percorso di wellbeing aziendale. Uno degli aspetti sfidanti di questa tematica è riuscire a ricostruire uno storytelling aziendale grazie all’utilizzo di parole potenti che cambiano le dinamiche relazionali.
Gratitudine, Pazienza, Contatto, Fiducia, Attenzione sono alcune delle parole che compongono un modo diverso di guardare agli altri per avere successo nel mondo degli affari, mantenere un ‘solido ponte tra le persone’ e costruire leader autentici che impostano una sana cultura aziendale”.
D: La sostenibilità aziendale è uno dei grandi temi del 2021. Diversi studi sociologici hanno individuato il benessere dei lavoratori come presupposto per un cambiamento mentale e di comportamenti orientato ad abitudini più green. La Kindness può aiutare a raggiungere quest’obiettivo? E se sì, in che modo?
R: “Secondo molti studi effettuati negli ultimi anni si è potuto verificare che la Kindness migliora la salute fisica, quella psicologica e sviluppa l’empatia così da ridurre aggressività e stress correlato. Oltre a questi effetti si è potuto osservare come una costante pratica di kindness in ambito lavorativo aumenta l’autostima personale e collettiva che è una componente essenziali per performance ottimali e migliori risultati.
Costruire pratiche e azioni concrete quotidiane che si possono misurare e verificare attraverso dei follow up è il miglior modo per instaurare un processo continuativo che abbia un impatto positivo e duraturo nella cultura aziendale”.
D: In base alla tua esperienza con Eukinetica, come immagini un’azienda-tipo tra 10 anni? Quali e quante differenze ci saranno rispetto allo stato attuale?
R: “Con il lavoro in Eukinetica mi sono accorto di quanto le realtà aziendali vivano le relazioni interpersonali in modo molto diverso tra loro; diversi i modi di comunicare, diversa l’interpretazione delle gerarchie, quantomeno sul piano empatico.
In ogni caso, siamo comunque sempre di fronte ad un processo di cambiamento costante dove, in base a necessità e possibilità, ogni azienda cerca di dare un contributo con piani formativi mirati. Quello che sarà tra 10 anni è molto difficile da prevedere, ancor di più dopo questa difficile esperienza caratterizzata dalla pandemia.
L’auspicio è quello che ogni realtà lavorativa condivida l’importanza della gentilezza come forma indispensabile per la vita all’interno dell’ambiente lavorativo e soprattutto come risorsa concreta per l’ottimizzazione dei processi”.
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