Un aspetto fondamentale per rientrare in sintonia con il nostro corpo
Lo stretching o allungamento muscolare è una pratica che la maggior parte delle persone fa poco e malvolentieri sia quando deve integrarla con altre attività motorie (ad es. prima o dopo una sessione in palestra) che da sola. Vediamo di capire perché e soprattutto che senso ha questa pratica.
Stiracchiarsi è saggezza istintiva
Molti degli animali che possiedono un apparato muscolo-scheletrico simile a quello dell’uomo fanno stretching: osservandoli ci verrebbe più da dire che si stanno “stiracchiando”, come noi del resto facciamo dopo ogni pausa motoria prolungata… o meglio, come pochi di noi fanno!
Nella nostra esperienza con le persone che incontriamo durante la formazione di Eukinetica abbiamo visto che la percentuale di chi mette in atto questa pratica quotidianamente, per esempio alla mattina appena ci si alza, è molto bassa: più o meno intorno al 20%.
Ascoltare il nostro corpo
Ma cosa ci sta dicendo il corpo con questo gesto che a volte sentiamo la necessità di fare? Lo stiracchiarsi è un vero e proprio stretching non codificato. Ovvero lo facciamo per istinto senza pensare a quale sia la posizione migliore per farlo… lo facciamo e basta, ascoltando le sensazioni e i bisogni di quelle parti che vogliono stare meglio poiché le sentiamo rigide e compresse. Quello che succede nella realtà dei fatti è un ripristino di una corretta tensione e di una migliore elasticità muscolare. Naturalmente poi con le conoscenze anatomiche che l’essere umano ha acquisito nel tempo, sappiamo qual è l’esercizio migliore per allungare quel preciso muscolo o addirittura catene di muscoli, e possiamo utilizzarlo in molteplici applicazioni: prevenzione degli infortuni nelle prestazioni sportive, defaticamento dopo un’attività motoria lavorativa o ludica che sia, riequilibrio posturale, riduzione dei dolori muscolo-scheletrici eccetera.
La nostra vita quotidiana può assopire l’istinto
Sappiate quindi che lo stiracchiarsi è un vero toccasana per i nostri muscoli e per le nostre articolazioni. Se la nostra parte istintuale è attiva, ogni qualvolta rimarremo alcune ore nella stessa posizione, per esempio al computer, a letto, sul divano, in piedi a lavorare o ad aspettare qualcuno, verremo guidati da essa nel voler fare qualcosa per allungare i nostri muscoli. Nei nostri corsi parliamo spesso della sua importanza e sponsorizziamo vivamente di farlo. Giustamente molti spesso ci dicono: “E se non sentiamo questa voglia di stiracchiarci cosa significa?” Questo potrebbe voler dire che abbiamo una parte istintuale un po’ assopita: a furia di dirle di no in passato ha smesso di farsi sentire (tranne poi urlarci contro con ernie e altri malanni). Ci sembra normale quindi alzarci la mattina e passare direttamente dal letto al bagno o alla cucina o ai nostri vestiti senza un pò di “stretching istintivo”: la nostra mente ci porta a proiettarci nel futuro e, di conseguenza, ci sembra sempre di non avere tempo per ascoltarci!
Un suggerimento per riappropriarsi del nostro essere gatti
Per coloro che non sentono più questa necessità diamo il consiglio di riprendere a stiracchiarsi alla mattina, uno dei momenti più propizi. Se siete di quelli che sfruttano fino all’ultimo secondo di sonno possibile, per poi avere una tabella di marcia serrata nel prepararsi prima di uscire (come me, che mi ispiro a Fantozzi), provate a mettere la sveglia un solo minuto prima. Di questo minuto passate 15 secondi sdraiati o seduti sul letto facendo uno screening del vostro corpo, ascoltando in particolare le sensazioni che percepite e andando alla ricerca di quelle parti che vorrebbero stare un pò meglio…fatto? Bene, ora utilizzate gli altri 45 secondi iniziando a fare piccoli movimenti di quelle parti che avete trovato, senza pensarci e via via per quanto il vostro corpo ve lo permetta aumentate l’ampiezza dei movimenti scegliendo le posizioni che più vi soddisfano, seduti, in piedi, a gattoni, supini ecc. Difficile? Se condividete il letto con un’altra persona ci potrà essere bisogno di un po’ di coordinamento, ma comunque può essere un buon inizio. Ricreare una buona abitudine inizialmente potrebbe non essere semplice, ma spesso il corpo si ricorda che quella cosa buona gli appartiene e nel giro di qualche giorno/settimana potreste stiracchiarvi nel letto appena svegli senza neanche accorgervene.
Eukineticamente
I docenti di Eukinetica sottolineano sempre questo aspetto nella caratteristica formazione esperienziale e per far recuperare questa facoltà cerchiamo di rieducare all’ascolto del corpo attraverso alcuni semplici esercizi di stretching “codificati” e ad alcuni piccoli accorgimenti che aiutano le persone a risvegliare il loro istinto e a percepire quanto questi ultimi possano portare giovamento. Miao! 🙂
Giorgio Mottini
Founder & Training Eukinetica
giorgio.mottini@eukinetica.it
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Lettura consigliata
“L’allenamento Ottimale” di J.Weineck, editori Calzetti Mariucci.